Il paese sommerso che ogni tanto riappare: il mistero di Fabbriche di Careggine

Ci sono luoghi che sembrano appartenere più alle leggende che alla geografia, posti che esistono davvero ma che la maggior parte delle persone non vedrà mai nella propria vita. Fabbriche di Careggine è uno di questi. Un borgo medievale toscano, fondato nel XIII secolo da maestri ferrai provenienti dalla Lombardia, oggi vive sotto la superficie di un lago artificiale ai piedi delle Alpi Apuane. È un paese vero, fatto di pietra, vicoli, una chiesa, un ponte e le fondamenta delle case. Eppure è invisibile, nascosto dall’acqua per decenni, come sospeso in un sonno lunghissimo.

Fabbriche di careggine
liberaassociazioneilpopolo.it -Il paese sommerso che ogni tanto riappare: il mistero di Fabbriche di Careggine. Foto Wikipedia

L’immagine più sorprendente è quella che si crea durante le rare riemersioni. Sembra un miraggio: un borgo fantasma che torna lentamente alla luce, casa dopo casa, come se il tempo si fosse fermato nel 1946, il giorno in cui gli abitanti furono costretti a trasferirsi altrove per permettere la costruzione dell’invaso idroelettrico di Vagli. Quella data è rimasta impressa nella memoria di chi ha dovuto lasciare tutto: la piazza, la chiesa di San Teodoro, le botteghe, i vicoli che oggi riaffiorano solo quando il lago si abbassa per lavori di manutenzione straordinaria.

Perché è finito sotto un lago (e quando riappare davvero)

Questo luogo affascinante si trova in Garafagnana, in provincia di Lucca, nel territorio di Vagli Sotto. Per secoli è stato un piccolo centro medievale legato alla produzione del ferro, grazie alle acque del torrente Edron che alimentavano le antiche ferriere. La sua storia cambia radicalmente nel secondo dopoguerra, quando la costruzione della diga da parte della Selt-Valdarno portò alla creazione del lago di Vagli. L’intero borgo fu evacuato e l’acqua ricoprì tutto ciò che non era stato demolito. A differenza di altri paesi sommersi, Fabbriche non venne smantellato: rimase sotto la superficie esattamente com’era, e proprio questo rende oggi la sua apparizione così surreale.

Il lago viene svuotato solo per esigenze tecniche, non per ragioni turistiche, e questo è il motivo per cui la sua riemersione è un evento raro e sempre imprevedibile. È accaduto nel 1958, nel 1974, nel 1983 e nel 1994, quando oltre un milione di persone accorse a vedere il borgo riemergere come un set di un film post-apocalittico. Nel 2021 il livello dell’acqua è stato abbassato, ma non completamente svuotato, quindi il borgo non si è mostrato per intero. Oggi non esiste una data ufficiale per la prossima riapparizione: ogni annuncio, ogni indiscrezione, ogni ipotesi genera un’attesa febbrile perché si sa che potrebbe trattarsi dell’ultima occasione per molto tempo.

Cosa appare quando il lago si ritira

La scena è di una forza visiva incredibile. Le case emergono come sculture modellate dal fango e dall’acqua, con porte e finestre ancora riconoscibili. Il vecchio ponte a schiena d’asino torna a collegare sponde che da anni non si vedono. La chiesa di San Teodoro, pur segnata dal tempo, conserva la sua identità inconfondibile. Le strade medievali, una volta coperte dall’acqua, riaffiorano con il loro tracciato originale e raccontano un passato che sembra aver resistito pazientemente sotto la superficie.

Ciò che colpisce più di tutto è la sensazione di entrare in un luogo cristallizzato. Non è una rovina qualsiasi: è un paese che ha vissuto, che ha avuto voci, rumori, vite quotidiane, e che ora appare come un’istantanea sospesa tra passato e presente. Alcuni discendenti degli abitanti originali non hanno mai visto le case dei propri nonni all’asciutto; per loro, ogni riemersione è un momento emotivo fortissimo, quasi un ricongiungimento.

Una storia che continua ad affascinare

Fabbriche di Careggine è uno di quei luoghi che dimostrano come la realtà, a volte, riesca a superare ogni immaginazione. Quando riemerge, è un frammento di storia che torna a respirare. Quando scompare di nuovo, resta nella memoria come un mito moderno. È questa alternanza tra visibile e invisibile, tra ciò che appare e ciò che si inabissa, a creare il suo fascino unico. Forse è proprio il fatto che non si sappia quando succederà di nuovo a renderlo ancora più straordinario. Ogni riemersione è un evento irripetibile, un’occasione che pochi hanno avuto e che in molti sperano di vivere almeno una volta nella vita.

Resta sempre aggiornato sulle ultime novità.
Gestione cookie